Ammetto di essermi perso sia Suspiria che Inferno, in gioventù, quindi probabilmente non ho colto una serie di riferimenti nel film. Resta comunque il fatto che l’impressione ricavata dall’ora e mezza del lavoro di Argento è decisamente negativa. Solo poco tempo fa ho visto Phenomena ed ero rimasto colpito dal fatto che non ci fosse suspance, non facesse paura, fosse recitato abbastanza male e avesse l’aria tutto sommato di un buon prodotto fatto da appassionati piu’ che da professionisti. Nelle scene finali mi è pure venuto da ridere.
Sono passati venti anni, ma Argento sembra sempre il giovinetto di allora: La terza madre non fa paura, non c’è tensione, ha effetti speciali fatti in maniera imbarazzante e la recitazione è dilettantesca al punto che quando compare un attore vero tipo Philippe Leroy, stona.
Il film merita un 5. Si salva da un inglorioso 4 solo per il solito (ma godibile) piano sequenza che segue la protagonista verso la fine del film, e per il fatto di avere un paio di scene girate in esterno fuori dall’abbazia che sta alla fine del viale alberato che conduce alla mia magione.
In effetti è più o meno la sensazione che ho ricavato da quasi tutti i film di Dario Argento che ho visto. Immagino sia per mia incompetenza ma ho sempre trovato i suoi film poverissimi di tensione, di paura e di suspence.
P.S. E per restare in famiglia, sua figlia Asia è bella come un roveto secco adibito a discarica.
Veramente il viale conduce all’abbazia, la tua magione è soltanto un incidente collaterale 😛
@vb- Dipende dai punti di vista 🙂
Ma le foto del Pakistan?