Archivio mensile:Luglio 2003

Buone Vacanze ?

Il tempo stringe, agosto è alle porte e siamo alle soglie del terzo millennio. Ah, no questa ormai è vecchia. Scusate, ricomincio.

Se tutto va bene riusciro’ a godere anche io di un po’ di riposo: questa volta, dopo parecchi anni, me lo gusterò in pieno agosto: non ci sono abituato. Spero di non farmi male. Questa sera “operazione ricordo”: ho fatto un gio sul mio HD nella sottodirectory OLD: una spece di soffitta (o cantina, se preferite) piena di ragnatele e vecchi scatoloni. Su alcuni c’e’ ancora una dicitura comprensibile, su altri solo molta polvere. Ho ritrovato parecchi documenti che credevo di avere perso, sorgenti di abbozzi di programmi mai terminati (“di buone intenzioni…”), antiche mailbox risalenti all’epoca del mutt e tonnellate di giochi per Commodore64 che tornano sempre utili per quelle serate in cui tutti quei poligoni che sfrecciano sullo schermo servono solo a distrarti dal fatto che il gioco che ci sta dietro in realtà non esiste.

…e ho trovato accordi, tablature in abbondanza: praticamente mezzo mirror del caro vecchio Olga di quando ancora Olga non si chiamava. Ho trovato un diario, che credevo di non avere più e poesie, che invece temevo di ritrovare. Ora son cazzi vostri.

Good Morning Professor Falken

E’ finito l’extrafestival di Torino, spostato al Palastampa per motivi sconosciuti. E’ finito con un assordante e caleidoscopico spettacolo carico di emozioni firmato dai Massive Attack. Spettacolo nel senso lato di concerto integrato da giochi di luci e immagini. La musica, soprattutto nella prima parte, potente e ipnotica: voci riplasmate aritificialmente e ripiegate su se stesse sorrette dalla chitarra straziante e dal basso: un pugno nello stomaco ad ogni battuta (“Is the world a safer place, now?”). Sull’enorme schermo alle spalle del gruppo un susseguirsi di immagini dal sapore di informatica antica rispolverata: come se avessero dato al W.O.P.R. una scheda grafica nuova, prima di ricominciare a giocare alla Guerra Termonucleare Globale.

“Good Morning Professor Falken”

“Hello Joshua…What is the primary goal?”

“You should know professor, you programmed me.”

“C’ mon, what is the primary goal?”

“To win the game”.

Ora pero’ qualcuno deve spiegarmi che vuol dire “Karmacoma, jamaica’ aroma”. Per favore.

30 gradi

Oggi si lavora da casa. Il termometro appeso al muro segna 30 gradi. E’ evidente che l’uomo non è fatto per queste temperature. Bisognerebbe prendere atto che la situazione è insostenibile e andare tutti in montagna. Tutti magari no, che poi c’e’ casino. Io pero’ si. Per questo domani vado a tuffarmi in un torrente gelato. Che il Dio degli sport stupidi mi mi protegga.

P.S. Nuove esaltanti foto della discesa sul mare di ghiaccio sono a vostra disposizione.

Il peso del proprio ruolo.

Credo sia la lezione più importante da mandare a memoria dalla giornata di ieri. All’estero c’e’ ancora qualcuno per cui le parole sono importanti, pesano e i ruoli sono importanti e pesano.

Quel coglione che abbiamo come presidente del Consiglio ha sparato un’altra stronzata e là fuori vogliono le scuse chiare e tonde, chiedono le dimissioni. Ecco vedete? anche a me è scappata involontariamente: “un’altra stronzata”. Siamo così abituati ai disorsi politici da pizzeria, ai comizi da bar sport che neanche ci sfiora l’idea che qualcuno si dimetta perchè ha pisciato fuori dal vaso. Tanto dalle nostre parti le notizie vivono lo spazio di un quotidiano del mattino. Dopodomani c’è qualcos’altro. E di questo c’e’ da ringraziare opposizione e stampa.

Ci sono persone in giro per l’Europa per le quali non esiste il concetto di “un’altra stronzata” dopo la prima te ne vai a casa perchè una stronzata da “responsabile” vale 1000 stronzate da “tirapiedi”. Se sei capo hai delle responsabilità.

Dopo aver detto “Dobbiamo essere coscienti della superiorità della nostra civiltà” (Settembre 2001) te ne devi andare a casa. Vergognandoti.

Dopo aver detto “Nel frattempo, i più volenterosi troveranno certamente un secondo lavoro, magari non ufficiale, dal quale deriverebbero entrate in più in famiglia” (Dicembre2002) te ne devi andare a casa. Vergognandoti.

Dopo aver detto “La vedrei bene nel ruolo di un comandante nazista” ad un deputato socialdemocratico tedesco te ne devi andare. Vergognandoti.

Perche’ quando parli con il vestito del Presidente del Consiglio rivolgendoti al Parlamento Europeo, non sei lo stesso bricconcello che a casa racconta agli amici le divertentissime barzellette sui campi di concentramento… e tra l’altro dovete essere proprio un bel gruppetto in quelle serate…