Musinè by night

Un sentito ringraziamento va a chi ha deciso di marcare il sentiero della normale al Musinè con pittura bianca.

Neanche questa sera sono riuscito ad uscire alle 18 dall’ufficio quindi i miei piani di fare la solita sgambata in infrasettimanale alla luce naturale grazie all’ora legale sono andati un po’ a pallino. Sono partito dalla fontanella alle 19:30 e sono arrivato in cima un ora dopo. A quell’ora inizia a fare buio.
Ad essere precisi ci ho messo meno di un’ora (00.59.34) che, dato il mio precario stato di forma, rimane comunque un buon risultato. Si tenga presente che avevo anche zaino con: casco, giacca moto, vestito da ufficio, puttanate varie e un hard disk (serve sempre in quota).

Resta il fatto che al momento di iniziare la discesa era abbastanza buio quindi sfoggio la mia frontale e affronto impavido l’agone. Merda di cane se mi sono ricordato di cambiare le pile: più che un fascio di luce quello emesso è un alone biancastro che appanna la visuale e appiattisce il terreno. Proprio quello che serve in montagna. Oltre il mezzo metro non si vede nulla. Alla fine seguendo una ad una le tacche bianche arrivo alla moto impiegandoci un’altra ora: inaudito.

P.S. Ma quanti campi da calcio strailluminati ci sono a Torino?

4 pensieri su “Musinè by night

  1. Bruno

    Mi successe, di avere la frontale scarica, da allora porto con me pile di ricambio. La volta che mi serviranno saranno sicuramente scariche per le volte che sono state sballottate nello zaino, ma intanto ce le ho…

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  2. Alberto

    Non è per dire, ma l’immagine di uno che scende dal Musinè di notte, al buio, vestito da ufficio, con il casco da moto, sembra piuttosto surreale… :-))

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