Giustizia è fatta

“Marta Russo, condanne confermate”
Non si tratta di giustizialismo gratuito, ma di considerazioni su una sentenza di condanna confermata dalla Cassazione: se i due sono innocenti meritano assoluzione completa, se sono colpevoli di omicidio colposo 5 anni mi sembrano un po’ pochini.
Forse c’e’ qualcosa che non so che nessuno mi vuole dire?

6 pensieri su “Giustizia è fatta

  1. FRANK

    Sei sicuro che siano colpevoli? Liparota sostiene una cosa diversa ed e’ stato scagionato. Normalmente in questi casi si apre un processo per falsa testimonianza o roba simile, invece nulla. La Alletto ha avallato l’accusa dopo un interrogatorio non proprio da paese evoluto (ricordi le immagini?).
    I due si faranno 5 anni, la famiglia ha soddisfatto la sua sete di giustizia, ma io la certezza che quei due siano colpevoli non ce l’ho.
    Sono mancate le basi investigative: rilievi, arma del delitto, rilievi balistici. Un po’ quello che fanno in C.S.I…. no, non la comunita’ degli stati indipendenti e neanche il grupppo musicale:)

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  2. Rutto

    Certo che non sono sicuro, infatti il punto della bloggata era sottolineare che 5 anni sono pochi in un caso, troppi nell’altro, ma in nessun caso mi sembrano una misura giusta. La didascalia della sentenza sembra essere “Non sappiamo che pesci pigliare, facciamo una cosa forfettaria e andiamo tutti a casa che si è fatto tardi” che non è del tutto il mio ideale di giustizia.

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  3. FRANK

    Cosi’ chiederanno l’annullamento del processo, e invece di tre gradi andremo a 6, 9….
    E’ gia’ stato fatto.
    E tra 20 anni nessuno sapra’ dire cosa e’ successo.

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  4. vb

    L’altra settimana, mentre tornavo in treno da Roma, ero seduto dall’altro lato del corridoio rispetto a due, di cui una studiava giurisprudenza e uno, cinquantenne o giù di lì, lavorava apparentemente in qualcosa che aveva a che fare con la polizia scientifica. E, guarda caso, stava andando a Cogne.

    Così, sebbene l’origliata sia stata piuttosto difficoltosa a causa del rumore e della mia stanchezza, non solo mi sono sentito una ricostruzione minuto per minuto dell’omicidio di Cogne, ma (essendoci stata la sentenza il giorno prima) anche di quello di Marta Russo. Pare che i due siano stati beccati per esclusione, del tipo: qualcuno ha avvertito la polizia all’ora tal dei tali dalla cabina tal dei tali. Quanto ci ha messo a correre lì dal punto dell’omicidio? 45 secondi (non ricordo i numeri, sono esempi). Bene, aggiungi un 10 secondi per reagire, allora chi c’era nelle aule 55 secondi prima? Un modo per saperlo con certezza è guardare tutte le telefonate da tutte le stanze nei 5 minuti prima e dopo. Facendo così, hanno appurato che uno dei due imputati era effettivamente lì, poi hanno escluso tutti gli altri, e alla fine l’hanno chiuso e interrogato in una stanza finchè non sono riusciti a supportare l’ipotesi.

    Peccato, diceva il tipo (ma purtroppo non sono sicuro di aver capito giusto), che gli elementi ci siano tutti, ma la traiettoria dello sparo dall’aula 6 ad un esperto parrebbe un po’ impossibile.

    (Insomma, a naso è stata una roba del tipo: diamogli il minimo possibile e non pensiamoci più)

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