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Casa nuova, vecchie abitudini…

Preferisco raccontare i fatti. Il commento non sarebbe consono ad un blog serio ed equilibrato come questo.
Stanotte qualcuno si è avvicinato furtivamente alle auto parcheggiate per strada, ha rimosso il velo di umidità dai finestrini di tutti i veicoli e ha scelto la mia. Questa volta è andata bene: il ladro capace ha sfilato l’autoradio senza danno alcuno alla plancia. Che volete che vi dica: a questo punto non puo’ essere la zona: o è l’auto o sono io.

Teoria delle code

Da quando abito a Rosta sono diventato un consumatore abituale di tangenziali: ogni mattina in direzione sud-nord, e il contrario al pomeriggio, macino una decina di chilometri. All’andata il percorso casa ufficio dura venti minuti tondi tondi; al pomeriggio, il ritorno, esattamente il doppio. Il motivo risiede nella coda perenne che in orari diurni intasa la tangenziale in direzione sud. Le corsie sono tre in entrambe i casi, caselli non ce ne sono in nessun caso eppure tra Venaria e Rivoli in direzione di quest’ultima c’e’ un perenne serpentone di auto.
C’e’ chi sostiene che il restringimento di carreggiata in corrispondenza dello svincolo per la Torino-Bardonecchia sia la causa di tutto questo. Io, pero’, ho qualce dubbio per due motivi. Prima di tutto il serpentone va parecchio a fisarmonica e in alcuni momenti si muove anche veloce alternando momenti di stasi a momenti di scorrimento relativamente tranquillo: quesa osservazione fa a pugni con la questione dell’unico imbuto.
Il secondo problema è che lo stesso restringimento c’e’ anche nell’altra direzione, ma non mi sembra di cogliere un simile tappo nello specchietto quando entro in tangenziale la mattina. C’e’ qualcuno che legge che puo’ confermare o smentire?

La professione piu’ difficile del mondo

Stiamo parlando dei giornalisti, chiaramente. Se ne salvano pochissimi di decenti, e non sto parlando di commentatori o editorialisti, ma di reporter. Reporter di conferenze stampa, s’intende, non in zone di guerra: per intenderci quelli che devono rimanere svegli per tutta la durata della sessione di domande e risposte (mica pizza e fichi.)
In mezzo allo strambo esperimento di politica dal basso che sono le primarie dell’Unione trovo interessante la voce di Ivan Scalfarotto se non altro perchè nuova.
Dopo aver raccolto le firme per potersi presentare, alla conferenza sampa, Ivan dice “… Scalfatotto ci ha messo la faccia, ma Scalfarotto da solo non ce l’avrebbe fatta mai e perdonatemi, non lo faro’ piu’, ma solo questa volta, io devo fare pochi nomi…” e inizia a ringraziare i collaboratori.
Il Corriere titola : “Depositate le quindicimila firme per la candidatura, ma si sfoga: «E’ stato faticoso, ci ho messo la faccia ma non lo farò più»”

Home, sweet home

Qualche notizia per tenervi aggiornati: ho cambiato di nuovo casa e se tutto va bene ci resterò per un bel pezzo. Ora abito a Rosta, seconda cintura Torinese, in appartamento isolato con vista sui monti. A parte l’impianto elettrico da sistemare e la tinta da ridare la casa è piu’ che dignitosamente abitabile anche se, al momento, spoglia.

Ho passato sane ferie dividendomi tra la casa nuova e la Corsica tutta: giro in moto + tenda, come si conviene a noi giovani, comprensivo di sterrato prolungato per arrivare alla spiaggia di Saleccia: merita.

Miagolando nel buio

Io capisco che pinzare terroristi, organizzati con cellule indipendenti, sparsi per il mondo non sia per niente facile, ma anche brancolare nel buio e farlo per giunta male non mi sembra un buon punto di partenza.
Il biochimico Madgy Magdi El Nashar arrestato e torchiato al Cairo la sera del 14 pare non c’entri nulla, e se lo dicono le autorità egiziane che non si fanno problemi a rastrellare concittadini per “indagini” possiamo anche crederci.
Il brasiliano bloccato e ucciso in metropolitana era un poveraccio al posto sbagliato nel momento sbagliato.
La pista sarà anche pachistana, ma il primo arresto è stato quello di un somalo.

Come direbbe Quelo: “Tu non sai quanto stai andando su questa tera”.

Dove andremo a finire, signora mia..

Faccio benzina ogni due settimane e di volta in volta conservo scontrini cosi’ da poter controllare le variazioni del prezzo della verde: ogni volta che la moto perde colpi e devo girare la chiavetta della riserva (niente spie sulle moto dei veri duri) so già che dovro’ piangere lacrime amare cercando il distributore che non abbia ancora alzato il prezzo.
Cosi’ ieri mattina venendo in ufficio mi fermo ad una XXXXX (prezzi aumentati, ma forse un po’ meno della concorrenza) e mi appresto a fare i soliti 10-e-rotti euro di benzina con il bancomat.
Spunta il benzinaio e, con aria tra l’annoiato e il burbero: “Ma ragazzi, con 5 euro e il bancomat non ci copro neanche le spese!”.
Io la mattina non sono mai molto affabile, se, poi, ti sto per strapagare un prodotto il cui prezzo sale un giorno si e l’altro pure, devi trattarmi decisamente meglio…
“Guardi che con i prezzi che fate pagare 5 euro servono giusto per accenderla, la moto”, rispondo io.
Vado a servirmi, faccio 3€ scarsi (2.7qualcosa) e ripongo la pistola.
Un paio di semafori dopo scopro che alla ZZZZZZ fanno un prezzo ancora piu’ basso (almeno per oggi…). Faccio il pieno e riparto felice.

Mezz’ora di inutilità musicale

Io ci ho provato, sono rimasto al concerto per mezz’ora buona alla ricerca di qualcosa da cogliere nella musica di Richard D. James (Aphex Twin), ma proprio non ce l’ho fatta. Non mi dava particolare fastidio, non l’ho trovato disgustoso, non era ne’ ballabile ne’ imballabile, tecnicamente vagamente curioso, ma non particolarmente interessante. Rumoroso, al limite, ma neanche troppo.
Direi inutile.

Il motore a scoppio: questo prodigio.

Fa caldo, fa troppo caldo. In queste condizioni climatiche l’homo carpanicus è costretto a sopravvivere con livelli di efficienza talmente bassi da far sembrare il motore a scoppio un prodigio della tecnologia.
In ordine sparso, pero’, mi preme rendervi partecipi dei seguenti fatti:
sono iniziati i concerti estivi Torinesi e l’inizio è stato decisamente intenso. Ieri la prima battaglia di gavettoni ha ufficialmente inaugurato l’estate. Sono stato sulla Torre di Sant’Orso e ne ho le prove.

Corsi e ricorsi

Vi ho colpevolmente taciuto un ingombrante segreto: e’ da settembre che seguo corsi CAI della scuola di Alpinismo. Roccia, cascate e a desso alpinismo. Come direbbe Lorenzo:
Hai imparato? Molte cose.
Ti sei divertito? Non sempre.
Faticato? Il giusto. Non troppo, non troppo poco.
Svegliato all’ora sbagliata? Quasi sempre.
Fatto foto? Ad ogni occasione.
Messe foto sul sito? Mai. Pigramente mai.

E’ ora che tutto questo cambi!.

Cose da non fare ad agosto

C’e’ qualcosa di perversamente fesso nel prendere ferie ad agosto e andare, pagando cifre folli, ad ammucchiarsi in località turistiche.
So che è una cazzata. Perche’ lo faccio anche quest’anno?